Una delle chiavi del successo della R5, come si prese a chiamarla di lì a poco stava nell’azzeccato equilibrio stilistico tra praticità, simpatia ed una certa dose di dinamismo. Il frontale era caratterizzato in primis dai grandi fari quadrangolari, tra i quali si apriva una piccola feritoia a tutta larghezza che fungeva sia da presa d’aria che da calandra. Sopra di essa campeggiava il logo Renault, mentre al di sotto si trovava il grande paraurti in materiale plastico. Si trattava di una prima assoluta: fino a quel momento, infatti, i paraurti delle vetture erano quasi tutti in acciaio, perciò una delle maggiori innovazioni introdotte dalla R5 fu proprio lo scudo paraurti in poliestere, il quale inglobava anche l’alloggiamento degli indicatori di direzione.
Attualmente monta cerchi in lega della R5 Alpine turbo (come da foto) nuovi con gomme nuove, in dotazione anche i suoi cerchi originali in ferro con pneumatici anch’essi nuovi.